«Custodiamo il turismo e la cultura in Puglia». È il titolo di due diversi progetti messi in campo dalla Regione Puglia a sostegno dei due settori colpiti dalle chiusure di marzo e aprile, imposte dal diffondersi della pandemia da coronavirus. Il progetto che vale 50milioni di euro, a cui si aggiungono i 17milioni già stanziati, è destinato alle micro, piccole e medie imprese che svolgono le loro attività nel settori del turismo e della cultura. Sono finanziamenti a fondo perduto che hanno la finalità di rilanciare i due settori che rappresentano un voce importante dell’economia pugliese. Le sovvenzioni, per come saranno ripartite, per il settore turistico andranno dagli 80mila euro per gli alberghi, ai 20mila per le agenzie turistiche e tour operator. Per il settore cultura i vece i fondi disponibili sono compresi tra i 5 e i 65mila euro, a seconda dell’attività e a seconda del numero dei dipendenti impiegati annualmente. L’istanza per accedere alle sovvenzioni dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso la procedura on line, attraverso il portale www.custodiamoturismocultura.regione.puglia.itche disponibile disponibile per l’utenza dalle ore 9.00 del 5 ottobre 2020 e fino alle ore 12.00 del 20 novembre 2020. La piattaforma sarà gestita dall’agenzia Pugliapromozione, delegata per la prima volta alla erogazione diretta di aiuti di Stato.
Innocenti alla Regione: prima di firmare le ordinanze, consultateci
di Rita Schena*
«Ma io dico: ci siamo resi conto del danno che è stato fatto prima firmando l’ordinanza che
prevedeva la quarantena per chi rientrava da Malta, Grecia e Spagna e poi modificandola dopo neanche 24 ore? Le persone hanno perso soldi e prenotazioni che non è possibile rimborsare. Ho mandato personalmente messaggi all’assessore regionale Capone, non per difendere la mia categoria di agenti di viaggio, ma per far capire che una decisione del
genere doveva essere prima condivisa con noi professionisti del settore. Poi, se il decisore
politico voleva imporre comunque la quarantena bene, ma almeno noi avremmo potuto spiegare perché è stata una decisione terribile».
Piero Innocenti è il presidente Fiavet Puglia e il vice presidente vicario nazionale di
Fiavet Confcommercio, da giorni (in realtà da mesi) sta cercando di governare le fila di
un anno particolarmente duro per il turismo nazionale e locale.
Presidente, la direttiva regionale sulla quarantena per chi rientra da alcuni Paesi europei ha fatto immediatamente scattare l’allerta per i crocieristi attesi a Bari per l’imbarco del 29 agosto sulla nave Msc e diretti in Grecia. Cosa sta succedendo?
«Che il problema non sono solo i crocieristi, ma anche i tanti turisti che sarebbero dovuti partire in questi giorni per Malta, Grecia e Spagna e rientrare a Bari e in Puglia dopo
ferragosto. Sono piovute disdette con anticipi già versati e che non si possono rimborsare.
Le agenzie di viaggio sono state inondate di telefonate, clienti spaventati… è stato il panico al quale ora si sostituisce la rabbia. Ma come, in 24 ore si cambia idea e dalla quarantena si passa all’obbligo di tampone? Intanto le disdette sono state tantissime, il danno incalcolabile».
Il problema è stata la tempistica?
«Certo. Questa è la settimana di ferragosto, si tocca il numero più alto di partenze. Ripeto, il
danno fatto è terribile. Già la nostra categoria è in ginocchio. Abbiamo sudato sette camicie
per vendere almeno nelle settimane centrali del mese e proprio ora si scatena questo
delirio? Ma perché se c’è un problema di carattere sanitario si consultano i medici e se c’è un problema in ambito turistico non si sentono i professionisti del settore? Una comunicazione preventiva forse avrebbe evitato di scatenare il panico. E, ripeto, di far perdere un sacco di soldi, a noi agenti di viaggio, ma soprattutto ai turisti».
I crocieristi che si imbarcheranno da Bari sono solo una parte del problema?
«Sì, e paradossalmente sono i più tutelati. I livelli di sicurezza che Msc ha attivato seguendo alla lettera le linee guida dettate sono altissimi. Basti pensare che a ogni attracco i crocieristi non potranno scendere in visite private ma solo con le escursioni
organizzate, altrimenti resteranno a bordo. Ogni volta è presa la temperatura, saranno
super controllati. Ecco perché imporre una quarantena al rientro proprio a loro non ha
senso. Bastava chiamare un qualsiasi agente di viaggio per aver chiara la situazione».
L’attenzione è molto puntata sulle crociere, è un settore così importante?
«Assolutamente sì e non solo per i turisti. Abbiamo fatto di tutto per avere il porto di Bari
come attracco. L’importanza è nell’indotto che muovono le navi da crociera e non intendo
solo i turisti, le guide, i negozietti di souvenir. La vera partita si gioca sugli approvvigionamenti. Bari come imbarco significa che da qui vengono caricare merci
necessarie a una città galleggiante. Significa. solo per fare un esempio, che i caseifici
di Gioia del Colle avranno grossi ordinativi per mozzarelle e formaggi da portare a bordo. E
così per frutta, vini, tutto quello che serve e che in parte si compra dal territorio di
approdo. E se si evitano colpi di testa ulteriori, Msc sarà solo l’inizio».
Cos’altro si muove per il porto di Bari?
«Non è ancora ufficiale, ma da quanto ho appreso anche Costa Crociere si sta organizzando per riprendere il largo da Bari con una delle sue navi, a partire dalla prima settimana di
settembre. Ma c’è bisogno di sicurezza, non di ordinanze che scatenano il panico. E non sono uno che pur di ottenere vantaggi per la propria attività è disposto a sacrificare la sicurezza sanitaria. Io sono per garantire la massima sicurezza, applicando tutte le regole: pensi che quando fu firmato il decreto per far riaprire le agenzie di viaggio il 14 maggio ero tra i contrari. Io avrei aspettato».
*L’intervista è stata pubblicata sulla “La Gazzetta del Mezzogiorno” di venerdì 14 agosto 2020
MSC Crociere riparte da Bari con la “Magnifica”. Il presidente della Fiavet Puglia: «ottima notizia». Il Sales account manager per il Sud Italia della Msc, Lupelli: «Siamo convinti di fare un ottimo lavoro»
Si riparte, nel massimo confort e in sicurezza. In sintesi, quel che si appresta a fare Msc Crociere con Msc Magnifica che riprenderà la propria attività nel Mediterraneo orientale a partire dal 29 agosto 2020, con una crociera di 7 giorni che farà scalo anche a Bari oltre che a Trieste, Corfù, Katakolon e Pireo.
«Finalmente una buona notizia – commenta Piero Innocenti, presidente della Fiavet Puglia – oltre che una grande boccata di ossigeno per l’indotto commerciale e turistico pugliese. La Msc Magnifica è una nave di altissima gamma per il mercato crocieristico nazionale, varata da soli 8 mesi ed è stata ferma durante il periodo del lockdown. E’ praticamente nuova, ed è davvero “Magnifica”, interpretando bene il nome che porta. Nelle nostre Agenzie stiamo già riscontrando, come sempre, forte interesse dei clienti verso questo tipo di vacanza, nonostante la campagna vendite sia stata lanciata solo sabato scorso».
Alle parole di Innocenti fanno eco quelle del dottor Giuseppe Lupelli, Sales Account Manager per il Sud Italia di Msc Crociere. «Da anni ormai – afferma – Bari come l’intero Sud Italia, Brindisi compresa, rappresenta un porto importante per la nostra azienda. Abbiamo programmato, difatti, sia per l’estate 2020 che per quella del 2021 navi di stazza medio grande per ogni fine settimana, con almeno 1000 passeggeri. Purtroppo con il Covid siamo dovuti restare fermi ma l’importante è ricominciare. E quella del 29 agosto è una data che rappresenta un nuovo inizio, convinti che si possa fare un ottimo lavoro, anche grazie alla piena collaborazione che stiamo riscontrando da parte delle Istituzioni e degli Agenti di viaggi, che hanno sempre venduto bene il nostro prodotto».
Si diceva della sicurezza. «Il cliente – ribadisce Lupelli – ha tutte le informazioni rispetto ai protocolli di salute e di sicurezza che abbiamo deciso di attuare, messi a punto dalla Compagnia con il supporto di un team di esperti internazionali. Siamo pronti a dare il benvenuto ai nostri ospiti offrendo la più divertente e vantaggiosa vacanza in termini di qualità-prezzo.»
Infine: per garantire maggiore sicurezza e spazio a bordo, la Compagnia ha deciso di limitare la capienza della nave al 70 per cento. Sarà possibile acquistare sia il “biglietto solo crociera”, sia quello che comprende anche le escursioni, a un prezzo davvero interessante e sotto gli standard di mercato. I passeggeri per ora potranno scendere dalla nave solo se accompagnati dalle guide della Msc e solo sui bus messi a disposizione dalla Compagnia. Vietate le gite libere: in questo caso, però, sono le norme che lo impongono.
Quaranta milioni dalla Regione per il settore turistico. Il presidente della Fiavet Puglia Innocenti: «una boccata di ossigeno per il settore, bene la politica»
«L’erogazione di ulteriori 40 milioni di euro a fondo perduto per il settore turistico, stanziati dalla Giunta Regionale su proposta dell’assessore al Turismo Loredana Capone, è una ulteriore boccata di ossigeno per il nostro comparto». Lo afferma il presidente pugliese della Fiavet, Piero Innocenti, nel commentare la nuova misura, interamente a fondo perduto, con cui la Regione intende supportare le piccole e medie imprese pugliesi ad ammortizzare i costi fissi – a partire dal lavoro – che hanno dovuto sostenere nei lunghi mesi di lockdown a fronte di un crollo della domanda e dei fatturati.
«L’Assessore Capone – prosegue Innocenti – ha ben interpretato le istanze che provenivano dagli Agenti di Viaggi e da tutti gli attori del ramo turistico. E’ dimostrazione di come la politica, se vuole, può agire per supportare concretamente gli operatori economici del territorio».
L’intervento regionale si rivolge alle imprese che, nel periodo compreso tra il primo febbraio e il 31 agosto 2020, abbiano subito una perdita di fatturato compresa tra il 40% e il 100% rispetto al corrispondente periodo del 2019. A loro sarà riconosciuto un contributo compreso tra il 50% e il 90% dei costi fissi effettivamente sostenuti. L’importo sarà proporzionato al numero di Unità Lavorative occupate nel periodo primo marzo 2019 – 29 febbraio 2020. Per le imprese del turismo, potranno partecipare, con contributi compresi tra 20 mila e 80 mila euro: alberghi e strutture simili (fino a un massimo di 80mila euro), villaggi turistici, ostelli della gioventù, affittacamere, case e appartamenti vacanze, bed &breakfast, residence, campeggi e aree attrezzate per camper e roulotte (fino a un massimo di 35mila euro), agenzie di viaggio e tour operator (fino a un massimo di 20mila euro). Il 10% della sovvenzione totale sarà erogato solo a condizione che il numero di lavoratori che l’impresa ha impiegato nel periodo di osservazione sia uguale o superiore a quello dichiarato in fase di accesso.
Dalla Regione ancora 40 milioni a fondo perduto per il turismo: una vittoria dell’assessore Capone
50milioni di euro per il Turismo e la Cultura in Puglia: è la nuova misura a fondo perduto, unica in Italia, approvata ieri dalla Giunta regionale per supportare le piccole e medie imprese pugliesi pugliesi ad ammortizzare i costi fissi – a partire dal lavoro – che hanno dovuto sostenere nei mesi di lockdown.
Questi 50 milioni, 40 per il Turismo e 10 per la Cultura, si aggiungono ai 20milioni del Piano straordinario “CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA” e a tutte le altre azioni messe in campo da Regione Puglia per contrastare la crisi.
COME FUNZIONA
Alle imprese che, nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 31 agosto 2020, hanno subito una perdita di fatturato compresa tra il 40% e il 100% rispetto al corrispondente periodo del 2019, sarà riconosciuto un contributo compreso tra il 50% e il 90% dei costi fissi effettivamente sostenuti.
Per le imprese del turismo, potranno partecipare, con contributi compresi tra 20 mila e 80 mila euro: alberghi e strutture simili (fino a un massimo di 80mila euro), villaggi turistici, ostelli della gioventù, affittacamere, case e appartamenti vacanze, bed &breakfast, residence, campeggi e aree attrezzate per camper e roulotte (fino a un massimo di 35mila euro), agenzie di viaggio e tour operator (fino a un massimo di 20mila euro).
Il 10% del contributo totale sarà erogato solo a condizione che il numero di lavoratori che l’impresa ha impiegato nel periodo di osservazione (1° giugno 2020 – 31 maggio 2021) sia uguale o superiore a quello dichiarato in fase di accesso (per il periodo 1° marzo 2019 – 29 febbraio 2020).
Le istanze dovranno essere presentate tramite piattaforma informatica dedicata a partire dalla data individuata negli avvisi pubblici di prossima pubblicazione.
Aeroporti di Puglia, bilancio 2019 con utile a 36,7%
L’Assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2019 di Aeroporti di Puglia, che sottolinea in una nota i «dati in crescita per tutti gli indicatori economici”: un «utile di esercizio pari a 5.157mila Euro (+ 36,70% rispetto al 2018)» e ricavi che «si attestano a 105 milioni di euro, +5,22% rispetto al 2018». All’Assemblea, con il Consiglio di Amministrazione e ail Collegio Sindacale, sono intervenuti i rappresentanti del socio Regione Puglia. Il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti (nella foto), nell’illustrare i dati di bilancio, ha sottolineato “l’importanza dei risultati ottenuti, sia in termini di crescita di traffico passeggeri, sia di solidità patrimoniale e redditività della società», ha detto tra l’altro. “Nel leggere questi numeri – ha rilevato il governatore Michele Emiliano – non posso che rivolgere un vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal Consiglio di amministrazione e dal management di Aeroporti di Puglia. Un lavoro fondamentale che attesta l’impegno profuso e ben noto a tutti. Un plauso va fatto anche per come Aeroporti di Puglia ha saputo fronteggiare in questa prima parte dell’anno la drammatica emergenza del COVID-19. La crescita della società e con essa della rete aeroportuale regionale, gratifica dell’impegno e della vicinanza che la Regione Puglia non ha mai fatto mancare».
Contributi a fondo perduto per le imprese operanti nella circoscrizione della Camera di Commercio di Bari. Ecco come accedere ai fondi
La Camera di Commercio di Bari ha indetto il Bando “Contributi alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) della circoscrizione territoriale di competenza della Camera di Commercio I.A.A. di Bari per contrastare le difficoltà finanziarie in considerazione degli effetti dell’emergenza sanitaria da COVID – 19”, allo scopo di supportare le imprese in questa fase economica caratterizzata da un’estrema criticità.
Il Bando prevede lo stanziamento di € 10.000.000,00 da destinare alle MPMI sotto forma di contributi a fondo perduto, concessi ai sensi del recente D.L. 19 maggio 2020 n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, che consente anche alle Camere di Commercio di poter realizzare, durante il 2020, specifici interventi volti a contrastare le difficoltà finanziarie.
L’entità del contributo è determinata nella misura del 80% del valore della perdita di fatturato considerata raffrontando il fatturato/corrispettivi del periodo Marzo-Aprile 2019 rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno 2020, con un minimo erogabile pari a € 1.000,00 e un massimo di € 10.000,00.
Per le sole imprese operanti nel settore turistico- alberghiero, di cui ai Codici Ateco 2007 indicati nel Bando, l’importo minimo del contributo erogabile sarà pari ad € 500,00 e quello massimo di € 10.000,00. Le imprese in possesso del rating di legalità usufruiranno di una premialità a seconda del numero di stelle attribuite dall’AGCM.
Il bando “a sportello” è rivolto alle imprese micro, piccole e medie (MPMI) aventi sede legale o unità locale operativa nella circoscrizione territoriale di competenza della CCIAA di Bari, iscritte nel Registro delle Imprese, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale.
Si allegano all’articolo il bando, la domanda e tutta la modulistica per accedere al contributo che potrà essere presentata a partire dalle ore 9,00del 13.07.2020 e fino alle ore 12,00 del 31.07.2020 esclusivamente per via telematica-attraverso la piattaforma Telemaco.
Le istruzioni per accedere e compilare la domanda sono disponibili qui. Non essendo ammesse regolarizzazioni successivamente all’invio dell’istanza, si raccomanda un’attenta lettura del bando prima dell’invio della domanda.
Per qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione è possibile contattare il Servizio Promozione e Sviluppo ai numeri:
080.2174 209/242/431/485/271
o tramite mail:
nicola.mastropaolo@ba.camcom.it
claudio.sgambati@ba.camcom.it
filly.landriscina@ba.camcom.it
teresa.ottolino@ba.camcom.it
luisa.gadaleta@ba.camcom.it;
Pec: cciaa@ba.legalmail.camcom.it
Assistenza tecnica Telemaco: 049/8089610.
Viaggi in tempi di Covid, il legale della Fiavet suggerisce di far firmare un modulo di manleva
Un vecchio adagio sostiene: patti chiari e amicizia lunga. Ovvero, meglio essere trasparenti sin dall’inizio, per evitare spiacevoli contestazioni in futuro. Con questo spirito il legale della Fiavet Nazionale, avv. Federico Lucarelli, suggerisce di predisporre in fase di compilazione del contratto di vendita di un servizio o di un pacchetto turistico, un modulo di manleva (con l’intestazione dell’Agenzia di Viaggi) da far firmare al cliente, per poi trattenerlo. Un suggerimento raccolto dal presidente regionale della Fiavet, Piero Innocenti, che invita gli Agenti di viaggi pugliesi a far siglare il seguente testo ai propri clienti:
Il sottoscritto …………………. con codice fiscale ……………… dichiara per conto suo e dei partecipanti riportati nello stesso contratto di vendita di pacchetto turistico o di servizio, di essere stato ampiamente ed esaustivamente informato, dal sig. ……………………. della agenzia viaggi ……………….. di ………………….. della situazione sanitaria del …………………………. ( Nazione oppure Struttura /Servizio ) anche in relazione ai provvedimenti anti COVID e di impegnarsi ad adottare ogni comportamento diligente e conforme alla normativa per il rispetto delle misure del suo contenimento, dichiarando, sin d’ora, di rinunciare a qualsiasi contestazione di responsabilita’ in ordine al fatto di non essere stato informato di quanto sopra.
Luogo e data ………………..
in fede ……….. (nome e cognome)
…………… firma
I dati di Enit e Mibact Turismo: Puglia in testa fra le mete preferite dagli italiani per l’estate
Del 47,5 per cento di italiani che partiranno in estate, la maggior parte quest’anno resta in patria (83 per cento), il 6,9 andrà all’estero e il 3 per cento andrà sia in Italia sia all’estero: sono i dati diffusi da Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, e dal ministero per i Beni e le attività culturali. Il 73,5 per cento dei vacanzieri partirà tra fine giugno e agosto e il 26,5 sceglierà settembre-ottobre. Per tutti però il mordi e fuggi sarà uno dei trend della stagione estiva: la gita fuori porta resta irrinunciabile, nonostante la congiuntura economica. In Italia le principali destinazioni dell’estate sono la Puglia, in testa con il 12,4 per cento di vacanzieri, la Sicilia (11) e la Toscana (10,6 per cento).
Bonus vacanze, la guida dell’Agenzia delle Entrate
Il “Bonus vacanze” fa parte delle iniziative previste dal “Decreto Rilancio” (art. 176 del DL n. 34 del 19 maggio 2020) e offre un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Può essere richiesto e speso dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Sul sito delle agenzie delle entrate è stata pubblicata una guida in cui si spiega come ottenerlo. Eccola.
Chi può richiederlo
Potranno ottenere il “Bonus vacanze” i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro. Per il calcolo dell’ISEE è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. L’importo del bonus sarà modulato secondo la numerosità del nucleo familiare:
- 500 euro per nucleo composto da tre o più persone
- 300 euro da due persone
- 150 euro da una persona.
Per maggiori informazioni su come ottenere la Dichiarazione sostitutiva unica e calcolare l’ISEE consulta il sito dell’INPS.
Come ottenerlo
Il bonus potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica). Al momento della richiesta del bonus, infatti, si dovranno inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’Isee.
Se non hai la tua identità digitale richiedila (SPID e CIE 3.0)
Sei un cittadino?
Come già detto il “Bonus Vacanze” sarà digitale (presto ti forniremo indicazioni precise sull’app per smartphone a cui dovrai accedere per ottenerlo).
Non dovrai stampare nulla, ma potrai averlo sempre a disposizione sul tuo smartphone e ti basterà mostrarlo all’albergatore, quando dovrai pagare il tuo soggiorno direttamente presso la struttura dove sceglierai di trascorrere le vacanze.
Sei una struttura turistica ricettiva?
Fino al momento della riscossione del Bonus Vacanze da parte di un tuo cliente, non serve che tu faccia nulla: solo far sapere a chi sceglierà la tua struttura per le vacanze che aderisci all’iniziativa!
Lo sconto applicato al tuo ospite in possesso del “Bonus Vacanze” ti sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione mediante il modello F24, ovvero cedibile anche a istituti di credito.
Le modalità applicative del “Bonus vacanze” sono definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate: presto sarà disponibile una Guida d’uso sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Come utilizzare il bonus
Il “Bonus vacanze” si potrà spendere presso una struttura ricettiva italiana dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Inoltre, il bonus:
- può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto
- può essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia (albergo, campeggio, villaggio turistico, agriturismo e bed & breakfast)
- è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore
- il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene fatturato il soggiorno (con fattura elettronica o documento commerciale).
Lo sconto applicato come “Bonus vacanze” sarà rimborsato all’albergatore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione, o cedibile anche a istituti di credito.