Il turismo all’aria aperta è tra le tipologie di vacanza più ambite: oltre un italiano su due ha programmato una vacanza per quest’estate e, di questi, uno su cinque pensa una vacanza all’aria aperta, con una preferenza per villaggi e agriturismi. E rigorosamente in Italia: per nove intervistati su dieci la vacanza outdoor sarà nel nostro Paese.
Sul podio Puglia, Toscana e Sardegna.
È quanto emerge dall’osservatorio della Borsa internazionale del turismo, che ha raccolto le principali previsioni in vista dell’estate. In particolare, da uno studio commissionato da Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, e Human Company all’Istituto Piepoli, si nota che anche il turismo ‘classico’ ha numeri positivi.
Secondo i dati appena pubblicati da Isnart e Unioncamere, a giugno le camere d’albergo vendute sono aumentate del +26% rispetto al 2021, in particolare nelle città d’arte. E si conferma il ritorno di tradizionali visitatori esteri da Germania (+32%), ma anche da Svizzera, Austria, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. Oltre alle città d’arte, gli stranieri ricercano piccoli borghi, località di mare e montagna ma, soprattutto, esperienze enogastronomiche. La ricerca annuale di Coldiretti su dati della Banca d’Italia segnala che, nei primi due mesi del 2022, rispetto all’anno scorso i visitatori stranieri sono più che raddoppiati: sono arrivati in Italia oltre 2,5 milioni di stranieri, che hanno speso più di 3 miliardi di euro.
La stima per l’estate è di tornare ai 33 milioni di visitatori esteri pre-pandemia. A rallentare la ripresa potrebbero intervenire le problematiche relative al traffico aereo – si stima che solo ad agosto in Europa verranno cancellati circa 16 mila voli – e le carenze di personale.
Soltanto in Italia, FIPE-Confcommercio calcola che non si riuscirà a coprire il 40% dei quasi 400 mila lavoratori richiesti per la stagione.