Coronavirus, ecco la nota dell’ufficio legale Fiavet

Il Coronavirus, che sta flagellando la Cina, ha creato non pochi allarmi in tutto il mondo anche tra coloro che hanno acquistato un viaggio verso questa destinazione. Molti nostri associati, di fronte agli interrogativi posti dai clienti, hanno chiesto lumi alla Fiavet, che ha predisposto un testo firmato dall’avvocato Federico Lucarelli dell’ ufficio legale e che pubblichiamo integralmente qui di seguito:

Il coronavirus è un virus influenzale particolarmente aggressivo che, allo stato attuale, porta anche al decesso. Dalle notizie reperite, risulta che tale ceppo virale si è diffuso improvvisamente e inaspettatamente nei giorni scorsi. Ora, ai fini di valutare gli effetti giuridici di tale improvvisa diffusione del virus in Cina, è necessario verificare se ricorrono i presupposti della “circostanze inevitabile straordinaria”, definita dall’art. 33, comma 1, lettera o) del Codice del Turismo – D.lgs. 79/2011 s.m.i. (il XXXI “considerando” della Direttiva UE 2302/15 cita tra le ipotesi espressamente “…rischi significativi per la salute umana, quali il focolaio di una grave malattia nel luogo di destinazione del viaggio… ”), la cui ricorrenza dà diritto al viaggiatore di recedere dal contratto prima dell’inizio del pacchetto, con integrale rimborso dei pagamenti ricevuti, ma senza ulteriore risarcimento del danno, ai sensi del IV comma dell’art. 41 del detto Codice del Turismo. Ora, che vi siano gli estremi per ricondurre il detto virus ad una “circostanza inevitabile e straordinaria”, non sembra dubitabile – salvo approfondimenti sotto l’aspetto di medicina legale e profilassi sanitarie sulla preesistenza e conoscenza dello stesso – tenuto conto del fatto che non sono state rintracciate fonti ufficiali che parlassero di tale virus come rischio sanitario atteso prima della sua comparsa nei giorni scorsi. Ai fini, tuttavia, di consentire l’esercizio del diritto di recesso del viaggiatore, è necessario altresì verificare la ricorrenza degli ulteriori presupposti previsti della detta disposizione. In particolare, la disposizione richiamata prevede che la circostanza straordinaria ed inevitabile abbia sia “ un’incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto o sul trasporto dei passeggeri verso la destinazione ”, sia che si verifichi “nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze ”. Ora, analizzando gli avvisi del nostro Ministero degli Esteri sul sito www.viaggiaresicuri.it alla data odierna, il quale richiama le informative emanate dalla O.M.S.- Organizzazione Mondiale della Sanità (fonti informative richiamate anche all’art. 12 delle Condizioni Generali di Contratto Fiavet – 00153 ROMA -Piazza G.G. Belli 2 -Tel. 06/588.31.01 – – fiavet.nazionale@fiavet.it C.F. 80184450585 -P.I. 02131971000​CIRCOLARE n.01 fiavet “standard” del format contrattuale di vendita dei pacchetti turistici predisposto da Fiavet) – appare che il virus è presente nella città di Wuhan, nella provincia del Hubei, con diffusione anche in altre aree che vengono identificate nella provincia di Guangdong, municipalità di Pechino, municipalità di Shanghai e nelle Regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao. Quindi sarebbe legittimo l’esercizio del diritto di recesso sopra detto ove il viaggio in Cina preveda come programma di viaggio mete localizzate nelle città, nelle province o nelle Regioni interessate dalla diffusione del coronavirus, ma non ove invece il programma di viaggio si sviluppi in altre zone della Cina diverse. Si tenga altresì conto che ove il viaggio organizzato preveda solo alcune tappe all’interno delle località interessate dalla problematica sopradetta, l’Organizzatore di viaggi potrebbe esercitare il diritto ex art.40, II comma e seguenti del Codice del Turismo di modificare il programma di viaggio – con eventuali rimborsi se i nuovi servizi sono di minor qualità di quelli sostituiti – fissando un tempo ragionevole al viaggiatore per acconsentire alla modifica, segnalando che l’omessa comunicazione varrà come accettazione. In caso di mancata accettazione, l’Organizzatore può comunque offrire un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore: in caso di non accettazione del pacchetto sostitutivo, il viaggiatore avrà diritto al rimborso di quanto pagato entro 14 giorni dal recesso. Va infine ricordato che per partenze non imminenti il recesso anticipato non appare legittimo, tenuto conto dell’esigenza di verificare l’eventuale permanenza della causa di forza maggiore in prossimità della partenza del viaggio, alla data del quale potrebbe essersi risolta la problematica. L’ufficio legale Fiavet è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Avv.to Federico Lucarelli

Ufficio Legale Fiavet

Turismo, la Puglia cresce ancora. I dati

L’Osservatorio del turismo della regione Puglia ha pubblicato i dati definitivi turistici regionali del 2018 rilevando rispetto al 2017 un aumento degli arrivi del +4%, del tasso d’internazionalizzazione del +2%, pari al 25,6% per gli arrivi e al 23,4% per le presenze rispetto al 2017, e la crescita del +7% per le strutture ricettive e del +3% per i posti letto.

Nel 2018, le strutture ricettive pugliesi regolarmente registrate hanno totalizzato 4.065.983 arrivi (3.023.427 italiani e 1.042.556 stranieri) e 15.196.391 presenze turistiche. Il dato degli arrivi è relativo al numero di clienti accolti nelle strutture; quello delle presenze si riferisce al numero di notti trascorse complessivamente all’interno degli esercizi ricettivi.

VIESTE LA NUMERO 1. Il primato assoluto spetta a Vieste, in provincia di Foggia: la perla del Gargano nel 2018 ha fatto registrare 291.117 arrivi e 1.922.034 presenze. In assoluto, è il miglior risultato tra tutti i Comuni della Puglia. Al secondo posto c’è Bari con 838.600 presenze. Sul podio anche Ugento (Le) con 823.443 presenze. Otranto (Le) occupa la quarta posizione toccando quota 715.697. Seguono Lecce a 697.288, Fasano (Br) con 669.566, Peschici che registra 663.603 presenze, Carovigno (Br) con 524.547, San Giovanni Rotondo (Fg) a quota 448.509 e, a chiudere la classifica dei 10 comuni più turistici della Puglia, c’è Monopoli (Ba) con 429.806 presenze. Ostuni (Br) è undicesima con 355.602 presenze. Il report completo è scaricabile consultando i dati completi della Regione Puglia ( (LINK DIRETTO: https://tinyurl.com/thwpgxn). )

MEGLIO DEL 2017. Rispetto al 2017, la Puglia ha ulteriormente incrementato la sua performance, poiché due anni fa l’intera regione totalizzava complessivamente 3.911.688 arrivi e 15.189.837 presenze. In calo Vieste, che nel 2017 registrava 294.272 arrivi e 1.987.401 arrivi. In crescita, invece, San Giovanni Rotondo, che due anni fa aveva toccato quota 402.958 presenze e nel 2018 si è attestata a 448.509.

DATI PARZIALI 2019 – Una crescita tangibile e dati ancora una volta positivi per il turismo pugliese nel primo semestre del 2019: +2% gli arrivi e le presenze da gennaio a giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (in v.a. 1,6 milioni di arrivi e 4,4 milioni di presenze/pernottamenti)1. Dopo un inizio anno partito a rilento, la rimonta arriva sin dal mese di aprile, a Pasqua, quando il trend ha raggiunto il +6% per arrivi e pernottamenti. Nonostante il maltempo, a maggio la variazione è stata del +2% per gli arrivi a fronte di un andamento stazionario delle presenze (+0,5%), mentre a giugno si registra il +2% e il +3%. Dal 2013 al 2018, gli arrivi e le presenze in regione sono aumentate del +27,5% e del +14%; la crescita dall’estero è stata del +71% e del +45%. La distribuzione territoriale dei flussi vede crescere soprattutto le aree di Bari e la Costa, della Valle d’Itria e delle località della Magna Grecia, Murgia e Gravine trainate da Taranto. Per il mese di luglio, secondo una prima stima al 6 agosto 2019 ed effettuata dall’Osservatorio sui dati comunicati attraverso SPOT da un campione del 50% circa delle strutture, l’andamento si attesta sul +1,5% per gli arrivi e +2% per le presenze rispetto a un già lusinghiero luglio 2018. L’incremento provvisorio dall’estero da gennaio a giugno si attesta al +5% per arrivi e presenze. Alcuni mercati si mostrano più dinamici di altri, le crescite superiori al 10% le registrano, nell’ordine: Francia, Stati Uniti, Australia, Russia, Spagna, Sud-Est asiatico, Romania, Turchia, Irlanda, Canada e Brasile. Tali dati confermano il consolidato aumento della notorietà della Puglia al di là dei confini europei. I dati confermano ancora una volta la bontà delle politiche attuate dall’attuale Giunta regionale ed in particolare dall’assessore regionale al turismo, Loredana Capone.

Aeroporti di Puglia, un 2019 da record e con un incremento del 9,8%

Per Aeroporti di Puglia il 2019 si chiude con numeri ritenuti «da record». Complessivamente, su Bari e Brindisi, i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 8.225.394 (oltre 5,5 milioni solo a Bari), con un incremento del 9,8% rispetto al 2018. Su base annua il traffico di linea nazionale, tra Bari e Brindisi, è cresciuto del 5,2%; ancor più netto l’incremento per la linea internazionale che, con 3.129.333 passeggeri, ha segnato un +18% rispetto al 2018. In crescita anche il segmento charter che registra un +9,8% su base annua. Lo rende noto in un comunicato il presidente di AdP, Tiziano Onesti, che annuncia «l’avvio di un volo su Israele e la definizione di accordi funzionali per l’apertura di collegamenti verso grandi destinazioni in USA e Cina».

L’aeroporto di Bari ha superato un traguardo storico: nel 2019, infatti, i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 5.531.580, il +10,2% rispetto al totale 2018; di questi 2,41 milioni (+18%) si riferiscono ai voli di linea internazionali. «Eccellente» anche il dato di Brindisi dove nel 2019 i passeggeri sono stati 2.693.814, il +8,9% rispetto al 2018. In crescita dell’8,7% il traffico charter, a ulteriore conferma della forte vocazione turistica dell’area sud est; incremento del 18% della linea internazionale, i cui passeggeri sono stati circa 720mila.

«Fondamentale» per raggiunge i risultati ottenuti – aggiunge Onesti – è stato «l’avvio di numerose rotte, strategiche per la crescita ragionata del network, specie di quello relativo alle aree di grande interesse per il mercato pugliese. Per il nuovo anno sono previste 14 nuove rotte, già annunciate, tra le quali: Lione, Cefalonia, Spalato, Parigi Orly, Iași, Danzica e Copenaghen da Bari; Dublino, Vienna, Lussemburgo, Malta, Kiev, Mosca, Catania e Palermo da Brindisi che miglioreranno ancor di più il già eccellente livello di accessibilità aerea della nostra rete».