Terza in Europa, dopo Londra e Parigi, quindicesima in tutto il mondo. L’annuale classifica di Euromonitor sulle mete turistiche più visitate parla chiaro per la città di Roma: il turismo è in leggera crescita, segna certamente un più, ma è troppo poco per contrastare l’ascesa vertiginosa di capitali come Tokyo, ma soprattutto Delhi e Istanbul, che in un anno hanno fatto aumentare gli arrivi dei turisti rispettivamente del 23 e del 16 per cento. Troppo rispetto all’1,8 fatto segnare dalla Capitale italiana, la città che cresce meno tra le prime quindici nonostante il suo immenso patrimonio artistico.
Al primo posto c’è Hong Kong con 29 milioni di presenze turistiche nel 2018, con una crescita pari al 7 per cento in un anno. Al secondo posto c’è Bangkok e al terzo c’è Londra. Parigi è sesta, New York è ottava e Roma, come detto, è al 15esimo posto, perdendo due posizioni tra il 2012 e il 2017 e tre posizioni tra il 2017 e il 2018. Per quanto riguarda le altre italiane, Milano scende al 32esimo posto, Venezia al 41esimo e Firenze al 47esimo. Roma (con 9.5 milioni di arrivi) e Milano (con 6.3) insieme non raggiungono i numeri di Londra (19 milioni di turisti) e eguagliano quelli di Parigi (15.8).
“L’Italia ha un turismo molto “maturo” e, grazie a città iconiche, numerosissimi siti Unesco e ai suoi leggendari cibi e vini, tende sempre a presentare perfomance sostenute. Nei periodi di alta stagione purtroppo si crea il problema del sovraffollamento specialmente a Roma e Venezia che crea disagi ai turisti e ai residenti. Questo rimarrà una sfida per gli anni a venire con la città lagunare che è diventata uno dei più chiari esempi di città dove si fatica a gestire una crescita sostenibile del turismo”, spiega Wouter Geerts, analista di EuromonitorInternational.