Si preannuncia un’estate di fuoco su tutte le spiagge, comprese ovviamente quelle pugliesi. Il graduale ritorno alla normalità consentito dalla diffusione dei vaccini si prepara a dare un fortissimo impulso al turismo, concentrando però il grosso delle vacanze nei periodi di alta stagione.
Sta infatti esplodendo la voglia di mare, scelto da oltre 6 italiani su 10, mentre tutte le altre tipologie di destinazione, dalla montagna alle città d’arte, perdono un po’ di terreno rispetto a maggio 2019. L’indice di fiducia dei viaggiatori italiani di Confturismo-Confcommercio recupera 12 punti in un mese (mai accaduto) segnando a maggio quota 69, praticamente stesso livello di due anni fa. Gli italiani tornano dunque a viaggiare buttandosi alle spalle 15 mesi di pandemia e di crisi. Questi in sintesi i principali risultati dell’Osservatorio mensile di Confturismo-Confcommercio in collaborazione con Swg sulle intenzioni di vacanza degli italiani. Il 41% degli intervistati – quasi 10 milioni e mezzo rapportato alla popolazione dei vacanzieri estivi abituali – ha già prenotato o sta finalizzando la prenotazione in queste ore, mentre scende di 4 punti – dal 25% al 21% – la quota di coloro che continuano a essere scettici e non intenderebbero partire. Agli stessi livelli di un mese fa il rapporto tra Italia (86% delle preferenze) ed estero (programmato dal restante 14%), ma su quest’ultimo versante la vera novità è la Grecia, che con un balzo in avanti di 4 punti supera Francia e Spagna.
Stabile invece il panorama delle destinazioni di casa nostra, con Puglia, Sicilia e Toscana sempre ai primi posti. Il problema continua, pero’, a chiamarsi concentrazione dei flussi, nello spazio e nel tempo. Alla già menzionata prevalenza d’interesse per l’offerta balneare si somma una stagionalità esasperata: il 46% degli italiani intervistati sceglie agosto per la vacanza principale, che diventa 64% se si aggiunge l’ultima quindicina di luglio, 4 punti in più di quanto risultava solo 15 giorni fa. Un ridottissimo 9% sceglie giugno, 7 punti in meno rispetto alla rilevazione precedente, mentre restano sostanzialmente stabili al 14% la prima quindicina di luglio e settembre. Si tratta di mesi che, quest’anno in particolare, offrono un ottimo rapporto prezzo-qualità, soprattutto per l’indecisione della domanda straniera, che di solito li predilige. Riposo assoluto, voglia di natura e spazi aperti. Sono questi gli obiettivi degli italiani per la vacanza ideale dell’estate 2021. La necessita’ di ritemprarsi, dopo un anno carico di ansie e difficoltà, e’ al primo posto per 1 intervistato su 2, il 40% in più della scorsa estate.
“Se la campagna vaccinale in corso e’ per molti un freno alle partenze di giugno e settembre sconta impegni lavorativi, di studio e le incertezze meteo, bisogna incentivare ancora di più quelli che possono programmare una vacanza in questi mesi – commenta Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio -. Perché non usare strumenti come il tax credit vacanze, questa volta puntando non sul livello di reddito ma sul periodo scelto? Ne beneficerebbe tutta l’economia, che spalmerebbe i costi di gestione delle attività su un periodo più lungo, a vantaggio dell’occupazione e dei prezzi da praticare. In pratica, se abbiamo pochi stranieri, premiamo gli italiani che prenotano questi periodi di vacanza”.