Il turismo è uno tra i comparti produttivi che maggiormente ha risentito della pandemia da coronavirus. La crisi non ha risparmiato le Agenzie di Viaggi che sono alla ricerca delle migliori soluzioni per affrontare la ripartenza, prevista per il prossimo 18 maggio. Alcuni preziosi suggerimenti sono giunti nel pomeriggio odierno nel corso del webinair “Crisi Coronavirus, gli interventi nazionali e della Regione Puglia validi anche per le Agenzie di Viaggi”, organizzato da Piero Innocenti, vicepresidente vicario nazionale Fiavet nonché presidente della Fiavet Puglia ed al quale ha presenziato Giuseppe Chiarelli, Direttore della Confcommercio Puglia.
«La Fiavet pugliese – ha esordito il presidente Innocenti – è stata sempre accanto ai propri soci e non solo durante questa emergenza. Non posso non ricordare i nostri sforzi nel fare approvare la regionale pugliese che regola, garantisce e disciplina ruolo e competenze delle Agenzie di viaggi e turismo. Una legge che, approvata grazie all’impegno dell’assessore regionale Loredana Capone, è stata assunta come punto di riferimento persino dalla Lombardia e dalla Sicilia. Ricordo anche la recente causa vinta contro la Lufthansa, con la quale è stata dichiarata illegittima la modifica unilaterale della commissione sui biglietti aerei dall’1% allo 0,1% operata nel gennaio 2016 dalla Compagnia tedesca. Ed ancora: la riduzione del premio (dalla prossima scadenza dello stesso) o del rateo della assicurazione professionale (RC) obbligatoria. Insomma, parlo di vittorie i cui benefici sono oggi pienamente goduti anche da chi non è socio Fiavet”.
Il presidente Chiarelli ha invece fatto il punto sul sistema di aiuti garantiti dalla Regione grazie all’impegno della Confcommercio. «Sono previste – ha affermato – azioni importanti, con tre linee di intervento principali. Il “Titolo II Covid”, per 100 mln euro; il microprestito, per 254 milioni di euro; il voucher per l’occupazione, riservata solo al settore turismo, per 40 milioni di euro. Il “Titolo II Covid” prevede in linea di massima, a fronte dei mutui accesi, un contributo a fondo perduto pari al 20 per cento del finanziamento o del 30 per cento se l’impresa mantiene i livelli occupazionali del 2019 sino al 2022. Le spese riguardano fitti, utenze, personale, insomma il conto economico dell’impresa. La procedura è eseguita da Puglia Sviluppo, così come per il microprestto che garantisce il 20 per cento a fondo perduto delle somme impiegate per sostenere i costi di gestione sino a 30mila euro (sulla base del 25 per cento del fatturato precedente), erogate attraverso la formula del mancato pagamento delle ultime rate. Infine, la misura sui voucher sull’occupazione, che prevede che per il personale “ripreso” dalla Cassa integrazione o riveniente da nuove assunzioni, ci sia un intervento di mille euro al mese per dieci mesi per ogni unità lavorativa a tempo pieno. Anche il voucher, che è a fondo perduto, è gestito da Puglia Sviluppo. Le misure sono cumulabili. Insomma, fatti concreti, nessuna Regione ha messo in campo queste risorse. Poi toccherà alle imprese, quando la crisi sarà finita, essere abili a restare sul mercato”.