*di Vito Fatiguso
BARI — Nel cuore di Tirana è tutto un movimento frenetico di persone, auto e turisti. Ma anche di cantieri con palazzi multipiano, piazze e strade a doppia corsia e tanto verde. Così, sull’altra sponda dell’Adriatico, l’Albania gioca un ruolo essenziale nello sviluppo del Paesi balcanici; nella crescita di interi comparti come l’edilizia e soprattutto il turismo. E anche la Puglia ritorna a credere in una comunità partner d’eccezione. Sono lontani i tempi di un popolo frenato dalla chiusura all’economia di mercato. Nella centrale piazza Skanderberg, dove c’era una semplice rotatoria con la statua dello storico condottiero e patriota, c’è una vasta zona pavimentata tanto estesa da inglobare la moschea di Et’hem bey e ai confini spuntano continuamente rendering con palazzi e residence di lusso in costruzione.
Il meeting
La scorsa settimana si è concluso il “meeting Albania/Fiavet Puglia 2022”, un momento di confronto tra operatori di settore (con una delegazione di una cinquantina di agenti di viaggio e tour operator pugliesi in visita presso le strutture ricettive locali). L’ondata pandemica ha rimescolato le carte: con il sostanziale blocco delle vacanze all’estero si è puntato molto sul mercato locale fino alla ripartenza del 2022. Che ha visto proprio l’Albania in forte espansione. «È cambiato veramente tanto dall’ultimo appuntamento tenuto in Albania – spiega Piero Innocenti, presidente vicario di Fiavet Puglia e responsabile della territoriale di Bari – visto che in soli tre anni sono sorti palazzi di alta qualità nel centro di Tirana, ma anche hotel all’avanguardia nelle località di mare come Valona. Perché stiamo lavorando con l’Albania? È una meta turistica in forte espansione che ha anche grandi progetti per il futuro. E la nostra regione non può mancare sapendo che c’è anche da soddisfare un flusso di turismo incoming».
Più 30% di vacanzieri dall’Italia
Entro tre anni la rivoluzione più sostanziosa sarà a Valona dove è in progetto la costruzione di un altro aeroporto (quello principale, intitolato alla santa albanese Madre Teresa di Calcutta, è a Rinas). «Rispetto al 2019 – chiarisce Michele Viola, titolare del tour operator Goodays – il numero degli italiani che hanno trascorso le vacanze in Albania è aumentato del 30 per cento. È oramai un flusso importante perché ci sono zone particolarmente attrattive. Basti pensare che a Valona, rispetto a tre anni fa, sono stati inaugurati altro 30 hotel, di cui cinque a cinque stelle. Il lungomare è pieno di locali alla moda e nei prossimi anni ci saranno altri investimenti importanti. Stesso discorso per Golem che è una splendida località di mare a Sud di Durazzo. E poi non è da sottovalutare l’attrattività derivante dall’ottimo rapporto qualità-prezzo dei servizi offerti».
Verso il 2023 indicazioni positive
L’Istat albanese indica che a luglio scorso sono arrivati dall’estero 1.403.333 turisti (più 21,1% rispetto a luglio del 2021) e l’incremento dei primi 7 mesi del 2022 è del 39% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. D’altronde dal porto di Bari in estate si è registrato un aumento vertiginoso dei collegamenti con traghetti. «È stata una stagione molto positiva – illustra Federico Berto, manager di Grandi Navi Veloci – e le prospettive per il 2023 sono incoraggianti».
Campionaria in trasferta
Ecco perché non c’è tempo da perdere. Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha rilanciato l’idea di ritornare a Tirana con la Fiera del Levante in Albania. Mossa supportata anche da Confindustria Albania, guidata da Sergio Fontana. «Anche noi siamo pronti – conclude Innocenti – perché siamo convinti che è necessario alimentare gli scambi economici e culturali tra comunità sempre più vicine».
*giornalista del Corriere del Mezzogiorno. L’articolo è stato pubblicato il 30 ottobre.