Anche la Fiavet Puglia ha partecipato al tavolo di crisi sull’emergenza Coronavirus convocato dall’assessore al Turismo e Cultura, Loredana Capone e dall’assessore allo Sviluppo economico Mino Borraccino. Oggetto dell’incontro, le proposte a sostegno della filiera del turismo e della cultura, duramente colpito dal crollo delle prenotazioni di viaggi, soggiorni e servizi e dalla cancellazione di numerosi eventi.
Erano presenti per la Regione l’assessore al Lavoro Sebastiano Leo e il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, insieme a sindacati, associazioni di categoria, operatori e al partenariato. Per la Fiavet Puglia ha presenziato il vicepresidente vicario nazionale nonchè presidente pugliese Piero Innocenti.
E’ stata illustrata al tavolo la proposta della commissione la proposta della commissione degli assessori al turismo in seno alla conferenza Stato-Regioni, che sarà presentata al Governo con le integrazioni che emergeranno.
“La piattaforma prevede – ha spiegato l’assessore Capone – che si proponga al Governo di estendere a tutto il territorio nazionale le misure che ha disposto per le zone rosse, perché le ricadute della crisi per il coronavirus sono sulle imprese turistiche e della cultura non soltanto di quelle aree, ma anche in tutto in tutto il centro sud. Quindi è indispensabile estenderla a tutta la filiera allargata del turismo e della cultura. Mancano inoltre nei provvedimenti i codici Ateco di imprese indispensabili come le agenzie di viaggio e tutte le imprese della cultura e dello spettacolo per le quali sono evidenti gli effetti di eventi, voli e prenotazioni annullate.
Siamo vicini alle imprese, siamo vicini ai lavoratori ed è necessaria anche la cassa integrazione in deroga per le imprese del settore che non usufruiscono di cassa integrazione ordinaria. La cassa straordinaria può essere un utile strumento in questo momento. Anche la sospensione delle rate dei mutui e la moratoria di alcuni pagamenti sono indispensabili in un momento in cui la liquidità viene meno.
Si tratta di un pacchetto di misure, rispetto alle quali chiediamo la massima attenzione al Governo, proprio per ottenere un rilancio dell’economia turistica e culturale su cui si basano molte regioni e su cui tanti risultati positivi stavamo oggettivamente ottenendo anche in Puglia”.
Nell’emergenza coronavirus – è stato ricordato – il settore turistico-alberghiero, culturale e dello spettacolo sta pagando un conto particolarmente salato con la perdita di 3,5 miliardi di euro di consumi ed è a rischio la sopravvivenza di 18 mila imprese, con la perdita di 90 mila posti di lavoro, secondo le stime ad oggi più accreditate.
Le ricadute dell’emergenza coronavirus non conoscono confini ed interessano allo stesso modo tutti i territori del nostro Paese, oltre naturalmente a quelli che si trovano nelle cosiddette zone rosse.
“E’ questo il momento – ha aggiunto la Capone – di essere determinati e univoci, perché c’è la possibilità di intervenire affinché le misure del Governo siano estese a tutto il territorio nazionale e a tutta la filiera del turismo, cultura e spettacolo.
Poi con un decreto regionale potremo decidere ulteriori misure aggiuntive a quelle nazionali”.
Le proposte decise in Commissione turismo riguardano:
a) estensione e attivazione immediata della CIG in deroga per tutte quelle aziende del settore turismo alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali esistenti e semplificazione della procedura di accesso alla CIG-CIGS-FIS per le aziende a cui si applicano tali strumenti, oltre al necessario prolungamento della cd “disoccupazione” per i lavoratori stagionali del comparto turistico non riassunti;
b) estensione e proroga a tutto il territorio nazionale delle misure fiscali e tributarie: differimento e sospensione almeno fino al 30 settembre 2020 dei termini del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette anche locali, comunque per un periodo congruo e correlato agli sviluppi dell’emergenza, prevedendo al termine della sospensione un periodo di almeno sei mesi per la rateizzazione;
c) sospensione del pagamento delle rate dei mutui bancari e dei relativi interessi;
d) accesso facilitato al Fondo di garanzia delle PMI per sostenere l’accesso al credito delle aziende turistiche prevedendo un incremento delle risorse a disposizione;
e) utilizzazione dei fondi e delle risorse comunitarie per immettere liquidità nel settore turistico, prevedendo lo snellimento delle attuali procedure ai fini di un rapido impiego delle risorse disponibili, anche attraverso una rimodulazione degli interventi già programmati;
f) necessità di individuare in una fase successiva congrue ed ulteriori risorse in conto capitale per un programma di investimenti e ristrutturazione che possa servire da rilancio del settore ma anche da volano dell’economia, al pari della previsione di un Piano di intervento straordinario di promozione.